Ci sono arrivate notizie di tante iniziative nate per ricordare Chiara Badano nel giorno della festa liturgica del 29 ottobre.
Ve ne riportiamo alcune…
A Sassello nel paese di Chiara
Al mattino del 29 ottobre almeno 200 persone in visita alla cameretta di Chiara, un via vai di giovani e famiglie, in un clima raccolto per entrare nel \”cuore\” della sua storia. Poi nel pomeriggio la messa solenne presieduta dal Vescovo di Acqui Mons. Micchiardi. Finita la celebrazione, al Camposanto canti e racconti di Chiara in una festa continua con il cielo.
A Savona (Italia)
https://www.ivg.it/2016/11/camminando-sulle-strade-chiara-luce-ringraziamenti-degli-organizzatori/
Iringa (Tanzania)
A Iringa, in Tanzania, poche settimane fa, i giovani del movimento dei Focolari hanno organizzato una festa per proporre Chiara Badano come modello di vita. Hanno radunato un centinaio di giovani e proiettato il video di Chiara Luce in lingua swahili, accompagnato da esperienze e danze tipiche. «Ho imparato tante cose, per esempio che devo amare sempre chi è vicino a me. E qui ho visto che nell\’amore si può stare insieme nonostante la nostra diversità». «Quello che mi ha toccato è la pazienza di Chiara Luce. Lei ha accettato tutto della sua malattia, vivendo ogni momento senza lamentarsi».
Kerala (India)
Alcuni dai focolari di Bangalore si sono recati a Peravoor in Kerala (circa 8 ore di autobus da Bangalore), in occasione delle celebrazioni per la festa di Chiara Luce del gruppo 4U (For U Jesus) di Fr. Shinto.
Sabato 29 mattina si sono incontrati con padre Shinto e un gruppo di circa 60 tra ragazzi, giovani ed alcuni adulti appartenenti a 4U, in una parrocchia in collina: Mattara St.Mary Church, Arcidiocesi di Thalassery. Lì hanno festeggiato insieme la festa di Chiara Luce Badano. Questa ricorrenza è celebrata ogni anno fin dal 2010, anno della formazione del gruppo.
Quest\’anno ci si voleva stringere tutti intorno a Ashley, una ragazza della parrocchia, di 22 anni, affetta da sclerosi multipla, che sta vivendo questa situazione con fede e grande coraggio ed è molto sostenuta dall’esempio di Chiara Luce.
Ci ha detto, a proposito della malattia: “Mi sento benedetta da Dio – Chiara Luce mi ispira a vivere ogni momento con gioia e a dire: a Gesù –Se lo vuoi tu lo voglio anch\’io\”. Padre Shinto, durante l’omelia ha detto: “Il Kerala è la terra di Dio (come è chiamata in ambito turistico per la sua selvaggia bellezza), e sarà veramente tale abbracciando il carisma dell’unità, attraverso Chiara Luce.” Ha poi ricordato di aver conosciuto la figura di Chiara Badano da un articolo sull’Osservatore Romano in Italia nel marzo 2004 e che da quel momento ha cercato di vivere il suo messaggio. “Nella mia vocazione mi ha sempre ispirato tantissimo e nella sofferenza mi ha aiutato a dire sempre – Per te Gesù -, così quando sono stato ordinato sacerdote ho iniziato il gruppo 4U.” Ha raccontato come con questo gruppo ha dato inizio a vari gruppi: sponsorizzazione dell’educazione di bambini, cure mediche e anche una iniziativa chiamata Ignite per dare la spiritualità dell’unità specialmente ad altri giovani.
Al termine, alcune impressioni:
Sanju, – Attraverso 4U ho conosciuto Chiara Luce, ora cerco di accettare Gesù Abbandonato con amore appassionato.
Tobin, – Chiara è il mio modello.
Misna, – Sono molto toccata dal suo slancio ad aiutare i poveri.
James – Non è la nostra età o il nostro carattere che ci fanno santi: Chiara Luce è la mia ispiratrice.
Il giorno successivo, domenica 30 c’era un programma Ignite nel Chemperi Vimal Jyothy Engineering College dove studiano 2000 studenti di cui il 30% sono cattolici. Circa 200 studenti del terzo e quarto anno hanno partecipato al programma dal 28 sera al 30 pomeriggio, condotto da padre Shinto con alcuni collaboratori, che includeva la Parola di Vita, confessioni, adorazione, musica, ecc.
Festa di Chiara Luce a Paranà (Argentina)
Carissimi, inviamo qualche foto e impressioni di ciò che abbiamo vissuto sabato scorso al Centro Mariapoli di Paranà e a San Salvador. Possiamo dire che \”…Cielo e terra si sono uniti\”.
Siamo rimasti profondamente commossi da quanto abbiamo vissuto sabato e soprattutto dalla testimonianza di Chiara Luce, i suoi genitori, tutti quelli che hanno avuto la grazia di condividere la vita con lei su questa terra. Mi sono meravigliata di trovarmi in mezzo a tanta gente sconosciuta e… sentirmi a casa, palpare un clima di tanta serenità e di tanta santità, o al meno di aspirazione alla santità. E’ una caratteristica dei Focolari l´essere uno come diceva Chiara Lubich riguardo al Testamento di Gesù. Mi sono sentita toccata dal carisma dei Focolari ed anche da Chiara Luce, ammirevole da ogni punto di vista, così vicina, vicinissima come l`ho sentita lì. Grazie dell’invito!
San Salvador (Entre Ríos) Argentina festa di Chiara Luce
Per celebrare il 29 ottobre a Chiara Luce, quest’anno abbiamo pensato in una Messa di ringraziamento distribuendo la sua immagine, per farla conoscere nella nostra comunità parrocchiale. Nella tipografia dove avremmo fatto le immaginette c’è stata l’occasione di parlare. Quando sono andata a ritirarle, il proprietario della ditta mi dice che era rimasto colpito dalla foto e che era entrato in internet per farle il meglio possibile: “…questa ragazza così giovane, piena di vita diventata santa! Gli ho raccontato la sua esperienza nell\’offerta durante la malattia e come ha vissuto e gli ho suggerito di vedere ancora su internet la sua vita. L’anno scorso il parroco ci aveva suggerito di trovare una foto di Chiara Luce per metterla di fronte all’altare quando si celebrasse la Messa per lei. Così dal focolare ci hanno inviato una bella grande ma non sapevamo come sistemarla. Una signora della parrocchia si è offerta a trovare un piedestallo. Il parroco avrebbe benedetto l’immagine durante la Messa del 29 e far conoscere qualcosa della sua vita. Arrivati in chiesa troviamo l’immagine ben preparata. La signora che l’aveva fatto ci manifesta la sua commozione nel vedere la purezza che rifletteva l’altare tutto bianco insieme all’immagine e che ogni cosa trasmetteva la presenza di Chiara Luce lì. Persino i fiori che la gente porta abitualmente e che sono di tutti i colori, questa volta nella sagrestia qualcuno aveva lasciato tanti fiori, tutti bianchi. Mi sono offerta per preparare le parti da leggere durante la Messa ma la sorpresa è stata quando il parroco tira fuori un foglio con frasi di Chiara Luce e già dall’inizio e durante tutta la Messa l’ha nominata leggendo cose sue. Non è stato necessario che un altro dicesse qualcosa. Lì per lì il parroco l’ha nomina Protettrice di tutti i gruppi giovanili della parrocchia. Finita la Messa in sagrestia ha confidato che questa cosa non la aveva mai pensata gli è venuta in mente mentre parlava di Chiara Luce. Pensiamo sia stata un’ispirazione. Così l’immagine accompagnerà, soprattutto al gruppo “caminantes” (movimento di conversione per i giovani”) in ogni loro incontro.
Abbiamo la certezza che “Chiara Luce cammina con noi”. Nel nostro cuore e nella mente è già presente la domenica 29 ottobre 2017 da festeggiare quel giorno…
Maria Eugenia e Edgardo Percara
Arnasco (Savona – Italia)
Anche noi, in Arnasco (sv) il 29 Ottobre 2016, abbiamo festeggiato la nostra grande, immensa Chiara Luce Badano.
Ci permettiamo di inviarVi alcune foto anche a testimonianza della compartecipazione, alla semplice funzione di Suffragio, del nostro Vescovo diocesano mons. G.Borghetti unito al sig. Sindaco Alfredino Gallizia ed al rev. Cuneo G. Carlo, parroco provvisorio della Parrocchia del nostro borgo ed a Marica, cara amica di Chiara e nativa di Arnasco.
E’ stato per noi tutti parrocchiani un vero privilegio poter ricordare e pregare unanimamente la Beata Chiara Luce così tanto amata da tutti ed ovunque.
A nome di tutta la nostra comunità.
Angelo Viaggio
A Castelvetrano (Trapani – Italia)
Celebrazione comunitaria per Chiara Luce Badano insieme ai nostri giovani, i Giullari e tutta la Comunità della parrocchia Maria SS. della Salute e Maria SS. Annunziata in Castelvetrano.
Direttamente dall\’autore la lettera a Chiara Luce pubblicata su Città Nuova on line
Carissima Chiara Luce, scrivo a te oggi questa mia lettera. A te che 45 anni fa come oggi – era il 29 ottobre del 1971- arrivavi ad allietare casa Badano. Maria Teresa e Ruggero che ti avevano desiderata e attesa per tanto tempo, ora finalmente ti potevano stringere tra le loro braccia felici. A Sassello, su quelle colline dolci, che abbracciano il cielo, e dove il sole fa splendere la semplicità del paesaggio, nessuno si sarebbe immaginato quello che il tuo arrivo avrebbe provocato. Nemmeno i tuoi genitori che per primi si sono prodigati a farti crescere nella sana tradizione cristiana. Ma tu sognavi di fare della tua vita qualcosa di grande, nella semplicità più assoluta, eri determinata e testarda. Cocciuta se mi passi il termine. Non volevi sprecare nemmeno un attimo dei tuoi giorni vissuti. Studi, giochi, fai sport, hai amici: tanti. Li cerchi di qualità. Non vuoi perderti nel banale e se qualcuno fa fatica lo aspetti, lo correggi, lo affianchi. Gli amici si scelgono uno ad uno e si conquistano con la freschezza che deriva dagli anni. Cresci e Sassello cresce con te. Il paese degli amaretti famosi, il luogo di villeggiatura estiva, sono occasioni per cogliere quanto la vita ti vuole insegnare. Ti vuol dare. Ma tu hai già colto un altro insegnamento. Tutto passa, l’amore solo resterà per sempre. Quell’amore è Gesù che sempre di più ti affascina, quasi ti rapisce, ma tu ben ferma coi piedi per terra sai stare al gioco. Non sei una mistica, sei una ragazza vivace, piena di energie, di passioni, di interessi. Ma sempre con lo sguardo orientato al tuo Amore, scoperto e che non vuoi più mollare. Nemmeno per un minuto. E Lui ti lascia fare. E tu sempre di più lo scopri come qualcosa di infinitamente bello, grande, misterioso e concreto al tempo stesso, tanto che il tuo vescovo di te ebbe a dire \”…Si sentiva in lei la presenza dello Spirito Santo che la rendeva capace di imprimere nelle persone che l’avvicinavano il suo modo di amare Dio e gli uomini. Ha regalato a tutti noi un’esperienza religiosa molto rara ed eccezionale\”. La malattia mentre ti devasta il fisico, arricchisce e fortifica il tuo spirito. Chiaretta eri una creatura speciale nel tuo letto, la tua luce era penetrante in chi saliva nella cameretta. E più il dolore di schiacciava più eri felice, più eri dono per gli atri. Si eri nutrimento, sei stata e sei tuttora nutrimento per tanti e tanti in tutto il mondo. Bastava fissare i tuoi occhi, incrociare il tuo sguardo per cogliere la bellezza e la vivacità della tua anima. E quando, ormai pronta Dio ti fissò più intensamente e ti chiamò con le parole del Cantico dei cantici: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni presto! Perché, ecco, l\’inverno è passato, è cessata la pioggia, i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro», in un soffio l’hai raggiunto. E alla mamma che contemplava il tuo sguardo una raccomandazione: \”Mamma sii felice, perché io lo sono. Ciao!\”. Grazie Chiara, lo so che quella tua ultima raccomandazione era per la mamma, ma fa che lo sia anche per ciascuno di noi. Ciao. silvano