Saremo sempre grati a Delfina Giribaldi, cofondatrice della Fondazione “Chiara Badano”, e lo siamo ancor più oggi che, dopo una lunga e dolorosa malattia, ci ha lasciati per raggiungere la nostra amata Chiara Luce e l’amico Ruggero.
Mille motivi ci hanno legato e ci legano a lei con infinita gratitudine. Innanzi tutto per la passione con cui ha accompagnato la nascita e tutta la vita della Fondazione e per tutto ciò che con lei abbiamo condiviso in questi anni. Ma anche per molto altro, a cominciare dall’amicizia che ci ha legato per più di tre decenni: abbiamo amato la sua allegria sempre ammantata di dolcezza, e più ancora, i suoi stupori quando ci capitava di confidarle i nostri garbugli, personali o professionali che fossero.
Non dimenticheremo mai la delizia di certe sue cenette, divertenti e profonde insieme, e la sua straordinaria capacità di ascolto, spesso trapuntata più che da commenti, da altre sue esclamazioni di affettuoso sconcerto, ogni volta che magari qualcuno la spiazzava con qualche boutade che la sua sabauda signorilità – sempre così alla mano, però – giudicava un po’ sopra le righe. Certi suoi memorabili “oooh” riscalderanno per sempre la nostra memoria e i nostri cuori.
Tutti noi le saremo grati per il bene che ci ha sempre voluto – ad ognuno in modo diverso perché ogni volta incarnato in gesti e parole che sfuggivano ogni retorica e ogni convenzione per farsi davvero personali – ancor più in quelle rare volte che ci ritrovavamo a dissentire su qualche questione. Così come abbiamo invidiato (benevolmente, si capisce) il suo ecosistema famigliare, la sua capacità di tenere sempre aperta a tutti la sua bella casa, e quello splendido mix d’accoglienza e simpatia che sapeva irradiare, insieme a Vittorio con il quale costituiva una coppia così affiatata e complementare che a volte risultava difficile riuscire a pensarli singolarmente. Su di lei e su di loro, tutti sapevamo che si poteva contare, sempre e comunque, e per qualunque cosa. Sappiamo che continuerà a rivivere anche in lui, e nelle sue figlie, Giuliana e Paola, di cui tanti di noi hanno la fortuna di essere amici da tanti anni. A tutti loro, grazie, anche per l’amore con il quale l’hanno accompagnata, soprattutto nei suoi ultimi – dolorosissimi – passi.
Ciao Delfina: oggi ci piace immaginarti a far festa con Chiara e Ruggero, e sappiamo che continuerai ad accompagnare la Fondazione e tutti noi con quella generosità così concreta che sempre ti sgorgava dal cuore, con quella naturalezza che diceva, meglio di qualunque parola, la qualità e la magnificenza del tuo amare.