I 10 ANNI DELLA FONDAZIONE CHIARA BADANO
Sono già passati dieci anni da quel 18 febbraio 2011 quando, in uno studio legale torinese, nasceva la Fondazione Chiara Badano. L’enorme eco planetaria suscitata dalla sua beatificazione, avvenuta nel settembre dell’anno precedente, aveva spinto i genitori, Maria Teresa e Ruggero, a promuovere la creazione di qualcosa che ne tutelasse e ne divulgasse la figura nel mondo. Chiamarono dunque a raccolta alcuni tra i suoi amici e amiche più cari e ben presto si capì che il varo di una Fondazione senza scopo di lucro sarebbe stata la scelta migliore.
Si sa: ogni santo ha un suo stile, un suo imprinting unico e irripetibile, e così era – ed è tuttora – anche per Chiara. Una santità figlia della spiritualità di Chiara Lubich, tutta basata sulla semplicità e la fedeltà al Vangelo, radicale e coerente nelle scelte, libera e indipendente nei pensieri e nelle azioni, ma soprattutto non solo individuale, ma da condividere sempre, “procedendo in cordata”, come la stessa Lubich amava ripetere e che Chiara Badano seppe incarnare fino al suo ultimo giorno su questa terra. Per tutti fu subito evidente che così doveva essere anche per la sua Fondazione.
Ecco, se c’è una parola che ne ha guidato ogni passo da quel pomeriggio fino ad oggi è “insieme”, giacché in questo decennio nessuna decisione, nessuna iniziativa, nessun progetto è mai stato frutto di scelte personali, ma sempre costruito comunitariamente, non solo tra i membri fondatori, ma anche con la Chiesa e, ogni volta che necessario, nella ricerca dell\’unità d’intenti con il Movimento dei Focolari, così come certamente Chiara avrebbe voluto. Ma anche condiviso con i tanti “amici” di Chiara del suo paese e sparsi nel mondo: i membri partecipanti della Fondazione che pian piano si sono aggiunti alla Fondazione arricchendola di nuovi contributi.
Dieci anni intensi, segnati da continue testimonianze in giro per il mondo (dall’India agli Stati Uniti, all’America Latina oltreché in tanti paesi europei e in quasi tutte le regioni italiane), di confronti con la Congregazione per la Cause dei Santi e i vescovi che in questi anni sono stati attori del processo di canonizzazione in corso. Un decennio in cui la Fondazione ha visto fiorire e crescere nel mondo e intorno a sé le infinite meraviglie suscitate da Chiara nei luoghi più impensabili e nelle forme più diverse: chiese e piazze, libri e musical, iniziative di solidarietà e progetti sociali: una fioritura continua che la Fondazione ha cercato, per quanto possibile e con i propri mezzi limitati, di promuovere e incoraggiare, con quello spirito di servizio che è sempre stato alla base del suo stesso esistere e del suo modus operandi.
In questo senso sono da leggersi tutte le iniziative di questi anni: l’accoglienza a Sassello dei pellegrini che sempre più numerosi giungevano per visitare i luoghi di Chiara, il sito web dove mettere a disposizione di tutti non solo la biografia e le notizie delle varie iniziative ma anche l’annuale “Premio Chiara Badano” che promuove le creazioni artistiche dei giovani ispirate dalla storia di Chiara. E in ultimo, il libro “Nel mio stare il vostro andare. Vita e pensieri di Chiara Luce Badano” frutto di una collaborazione tra la Fondazione e le case editrici San Paolo e Città Nuova.
E così continuerà ad essere, ci auguriamo, anche negli anni a venire, contando anche e soprattutto sul sostegno dal cielo di Chiara e di papà Ruggero – primo Presidente, che l’ha raggiunta il 13 ottobre 2018 -. Tra i principali progetti in cantiere, la realizzazione di un video che possa continuare a divulgare la storia di Chiara nel mondo e la realizzazione di una mostra multimediale permanente nella sua Sassello (ma con materiale esportabile ovunque venga richiesto).
In questo anniversario il regalo più bello ci sembra sia la notizia della nomina ufficiale del Postulatore della Causa di canonizzazione di Chiara; con Fr. Gianni Califano la collaborazione è incominciata da qualche mese, aprendo una nuova fase in cui la Fondazione è chiamata al compito di raccolta e custodia dei materiali relativi ai presunti miracoli che potranno essere così vagliati e studiati dal Postulatore. Questo post ci dà l’occasione per una comunicazione a tutti nel mondo.
E tuttavia, oggi come in quel febbraio di dieci anni fa, nessuno sa cosa davvero ci aspetti. Pur con la perfetta coscienza dei limiti che ogni creazione umana si porta appresso, la Fondazione Chiara Badano e l’esiguo manipolo dei suoi fondatori prosegue il suo cammino guidata da un’unica domanda, quella di sempre: “Cosa farebbe Chiara oggi, se fosse al posto nostro?”.